Si pensa spesso che Livorno sia solo e soltanto pesce. Ebbene, non è così. Lo dimostra una delle numerosissime ricette di terra che costellano la cucina labronica: il coniglio ripieno.
Con la minestra di palla torniamo a parlare di ricette poverissime che si preparavano in tempo di guerra a Livorno, quando la possibilità di cucinare verdure non era certo quella di adesso.
In origine la ricotta briaa era un modo un po’ improvvisato di gustare un dolce a fine pasto. “Briaa” vuol dire appunto ubriaca, cioè mischiata a qualcosa di alcolico.
Essendo Livorno città di mare, non poteva certo mancare una ricetta simile che rimanda direttamente alle origini della città, quando i marinai antignanesi ne pescavano grande quantità. Sono le ostriche alla livornese, piatto pensato certamente da una cucina di un certo livello per la ricca borghesia mercantile labronica.
Il castagnaccio è un dolce di farina di castagne, pinoli e uvetta, tipico di molte regioni italiane: Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. Dati gli ingredienti, si intuisce che si tratta di un dolce autunnale che può essere accompagnato con della ricotta, mascarpone o miele di castagno.
Le cee finte sono l’ennesimo esempio di quanto il livornese sia in grado di trovare, con quell’ironia disincantata che gli appartiene, un nome ad un piatto che delle cee ha soltanto la finzione. Innanzitutto per cee si intendono le ceche, ossia delle anguille non ancora adulte che è proibito pescare.
Ricetta antica che ha subito variazioni nel corso del tempo, le cozze ripiene dapprima venivano preparate con il lesso avanzato, in seguito, lo si è sostituito con il macinato, diventando un po’ più un lusso.
A Livorno piace unire sapori di mare e di terra e questa ricetta ne è l’esempio: alle cozze – che dai livornesi vengono chiamati datteri -, si aggiunge il ripieno di carne, e lo si fa cuocere nella salsa.
Lo stufato di carciofi e lattuga è un piatto di origine ebraico-livornese. Come è noto, molti furono i gruppi ebraici in questa città, dove sbarcarono a seguito della Costituzione Livornina.
Livorno infatti è da sempre stata molto tollerante verso le diverse culture permettendo così che vi fosse una mescolanza unica nelle tradizioni e nella cucina.
Sia in Toscana per S. Giuseppe, che in altre regioni d’Italia per Carnevale, si preparano le frittelle di riso.
Si tratta di un dolce molto apprezzato, una merenda squisita composta da piccole palline di riso cotto nel latte aromatizzato al limone, poi fritte e cosparse di zucchero.
Quando avanzava un po’ di lesso – se avanzava, ovviamente! -, a Livorno in passato si era soliti rielaborarlo con qualche altro ingrediente perché risultasse ancora più appetitoso
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