Primi e Minestre

Primi piatti toscani di terra, di pesce, vegani e vegetariani. Tante proposte Made in Tuscany di primi piatti, consigliati dal cuoco livornese Simone Bocca de Il BoccaTV. Ironia, bontà e tanti bei sapori per i vostri palati, sono assicurati!

691 – Sugo finto… sembra quasi dipinto!

Una ricettina tanta roba per svuotare il frigo: sugo alla rotta! Oppure sugo finto. Da proporre d'estate. 

405 – Panzanella toscana… ecco un altro toccasana!

La panzanella toscana è un piatto freddo a base di pane raffermo inumidito. La panzanella è una ricetta toscana, il suo nome sembra risalire all’abitudine che avevano i contadini di inzuppare il pane raffermo nel condimento rimasto in fondo alla zuppiera. Il nome panzanella infatti, proverrebbe da “pane” e “zanella”, che significa zuppiera o piatto fondo.

401 – Pici fatti in casa… ce l’ha chiesti anche la NASA!

I pici fatti in casa sono un tipo di pasta casereccia che potremmo definire come lontani parenti degli spaghetti. La pasta è quanto di più povero possa esistere in tema di preparazioni culinarie. La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo di pochissimi ingredienti, farina, acqua e un pizzico di sale.

74 – Pappa al pomodoro… fin da bimbo io t’adoro

La pappa al pomodoro è una zuppa di origine fiorentina che si trova e si consuma con gran piacere in tutta quanta la Toscana. In questa regione la si trova praticamente tutto l’anno, ma offre il meglio di sé in piena estate, quando i pomodori sono maturi e sugosi.

13 – Minestra sulla palla… e ti carichi a molla!

Con la minestra di palla torniamo a parlare di ricette poverissime che si preparavano in tempo di guerra a Livorno, quando la possibilità di cucinare verdure non era certo quella di adesso.

44 – Riso con fagioli rossi… ‘na bontà che c’ha commossi

Si è già più volte parlato delle origini della cucina livornese che, come spesso accade, consisteva di piatti poverissimi, realizzati con gli avanzi del giorno prima – se c’erano! – e con pochissimi altri ingredienti. Qui si prepara il riso con fagioli rossi che fa capo non alla cucina prettamente di mare tipica dei livornesi, bensì a quella legata alla terra e ai sapori tradizionalmente contadini.

71 – Crema di porri… e l’affamati soccorri!

La crema di porri è una delicatissima vellutata fatta con i gambi del porro. Ovviamente la si può realizzare con tutto il porro ma, all’evenienza, può essere un’ottima idea per non sprecare gli avanzi. Si prepara in brevissimo tempo ed è sorprendentemente gustosa e saporita pur essendo composta da pochi ingredienti.

86 – Pasta e fagioli… perlomeno du’ paioli

Pasta e fagioli. Chi sentendo queste parole non pensa immediatamente ad un piatto povero per eccellenza ma estremamente buono e gustoso? Era infatti usanza, in tempo di guerra, preparare ricette quanto meno elaborate possibile servendosi dei pochi alimenti a disposizione.

173 – Zuppa lombarda… e la fame non tarda!

La zuppa lombarda i lombardi non sanno neppure che cos’è, infatti, il vero nome della ricetta proposta sarebbe la zuppa per i lombardi. La storia e la nascita di questa zuppa avviene a Firenze durante gli anni della costruzione della Faentina (1880-1893, con apertura nel 1913 della diramazione Borgo San Lorenzo-Pontassieve), una ferrovia che, passando per la magnifica valle del Mugello, attraversa con numerose gallerie e ponti l’Appennino.

177 – Minestra di farro… ce ne vole un autocarro!

La minestra di farro è una zuppa tipica della Garfagnana, area toscana compresa tra le Apuane e l’Appennino Tosco-emiliano, dove il farro viene coltivato. Il farro è infatti un tipo di frumento antichissimo che nei secoli ha trovato i più disparati impieghi in cucina da pane a focacce, da minestre a dolci e molto altro.